martedì 22 aprile 2008

Flessibilità

Oggi sarò breve, ma volevo segnare una citazione di un libro.

"Si usano definire flessibili, in generale, o così si sottintendono, i lavori o meglio le occupazioni che richiedono alla persona di adattare ripetutamente l'organizzazione della propria esistenza - nell'arco della vita, dell'anno, sovente perfino del mese o della settimana - alle esigenze mutevoli della o delle organizzazioni produttive che la occupano o si offrono di occuparla, private o pubbliche che siano." (da Luciano Galliano: Il lavoro non è una merce. Contro la flessibilità. Editori Laterza 2007)

Questa frase mi ha colpito e mi ci trovo abbastanza. Dover organizzarsi sacrificando i propri bisogni senza trovare niente di questa flessibilità in cambio.

Attualmente svolgo per prima volta un incarico in un servizio di un'amministrazione pubblica, tramite un'agenzia che gestisce questo servizio in appalto. Le condizioni sono peggiori che ho mai trovato lavorando per privati o "semi-privati". L'appalto è stato affidato con un prezzo così basso che l'agenzia è costretta ad utilizzare un contratto a progetto. Il servizio richiede comunque una continuità e orari rigidi, ma intanto l'amministrazione pubblica si è riparato da tutte le responsabilità contrattuali affidando il servizio in appalto.
Siamo in tre a svolgere il servizio, quindi dobbiamo organizzarci tra di noi per qualsiasi necessità. Non abbiamo diritto di permessi, malattie e ferie pagate, ma siamo obbligati ad essere in ferie (e quindi non pagate), quando il servizio è chiuso o quando ci sono lavori di ristrutturazione, che non dipendono chiaramente da noi. Se una di noi ha bisogno un giorno libero, un'altro deve sostituirla, se no niente, arrangiatevi! E chi ha voglia di discutere con il difficile responsabile del servizio, che fa come gli pare, tanto è dipendente.

Alla fine è venuto fuori uno sfogo, e dovevo essere breve! Si potrebbe continuare a lungo, infatti ho paura che questa sarà solo la prima puntata di questo argomento.
Non vorrei essere pessimista, ma che si può aspettare quando l'amministrazione pubblica è quello peggio?
Il responsabile una volta mi ha detto che mica nessuno è obbligato ad accettare l'incarico. Certo, siamo liberi come uccellini, infatti sto cercando il momento giusto per prendere il volo con le proprie ali...

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